Le indagini mediante Georadar (Ground Penetrating Radar, GPR) rappresentano una tecnica geofisica non distruttiva finalizzata alla caratterizzazione del sottosuolo attraverso l’analisi delle onde elettromagnetiche riflesse dalle diverse stratigrafie o da oggetti sepolti. Il sistema GPR invia impulsi elettromagnetici nel terreno mediante un’antenna trasmittente e riceve, tramite un’antenna ricevente, le onde riflesse dalle discontinuità elettriche presenti negli strati geologici o nei manufatti sepolti. La differenza di permittività elettrica tra materiali genera segnali riflessi che vengono registrati, elaborati e rappresentati sotto forma di radargrammi.
L’analisi delle indagini GPR richiede la scelta appropriata della frequenza dell’antenna, in quanto essa determina il compromesso tra profondità di penetrazione e risoluzione verticale. Le antenne a bassa frequenza (80 MHz) consentono una maggiore penetrazione fino a decine di metri, risultando idonee per l’individuazione di grandi strutture, monitoraggio di falde e applicazioni geologiche di ampio volume, ma offrono risoluzione limitata. Le antenne ad alta frequenza (200–600 MHz) garantiscono elevata risoluzione (fino a pochi centimetri), adatte per indagini superficiali dettagliate, mappatura di infrastrutture, studi archeologici e verifica di materiali, sebbene con penetrazione ridotta (generalmente inferiore ai 3 metri).
Indagini ad Alta Frequenza
Queste indagini sono eseguite con antenna da 200 – 600 MHz. Si tratta di un’indagine superficiale che permette l’individuazione di corpi sepolti con il massimo dettaglio entro i primi 2 metri dal piano di calpestio.
Indagini a Bassa Frequenza
Queste indagini sono eseguite con antenna da 80 MHz. Si tratta di un’indagine superficiale che permette l’individuazione di corpi sepolti con il massimo dettaglio entro i primi 15 metri dal piano di calpestio.
L’efficacia della tecnica dipende fortemente dalla conduttività e dalla composizione del terreno, dalla scelta della frequenza e dalla presenza di oggetti metallici che possono generare riflessioni multiple. L’integrazione di antenne a diverse frequenze consente di ottenere un quadro completo del sottosuolo, combinando visione globale e dettaglio locale.



